Compartimentazione EI: Guida Alla Norma Antincendio
- Zakaria Miri
- 13 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 4 giorni fa

Cos'è la compartimentazione EI e perché è obbligatoria
Nel contesto della prevenzione incendi, la compartimentazione EI è la tecnica che consente di suddividere un edificio in sezioni indipendenti, in grado di contenere e rallentare la propagazione del fuoco. “EI” è una classificazione normativa europea che indica due caratteristiche fondamentali:
E = Ermeticità: la capacità di impedire il passaggio di fiamme e gas caldi.
I = Isolamento: la capacità di ridurre la trasmissione del calore da un lato all’altro della struttura.
Una parete, un controsoffitto o una porta possono essere certificati EI30, EI60, EI90, EI120, ecc., a seconda dei minuti di resistenza garantita secondo prove di laboratorio normate.
Quando è richiesta la compartimentazione EI?
La normativa italiana in materia (in particolare il DM 3 agosto 2015, noto come "Codice di Prevenzione Incendi") prevede l’obbligo di compartimentazione per:
Attività soggette a prevenzione incendi (industriali, commerciali, sanitarie, logistiche…)
Locali con carico d’incendio elevato
Edifici con superficie oltre soglie critiche
Piani interrati, depositi, archivi, quadri elettrici
In questi casi, non è sufficiente “realizzare una parete”: è necessario usare materiali certificati EI e rispettare la posa secondo schede tecniche validate.
I materiali certificati per la compartimentazione EI
Per garantire la resistenza al fuoco richiesta, è indispensabile utilizzare sistemi testati e documentati. Le soluzioni a secco, come quelle fornite da Knauf e altri produttori qualificati, permettono di realizzare:
Pareti EI in cartongesso con doppia o tripla lastra e intercapedine isolante
Contropareti tecniche EI per proteggere elementi strutturali o impiantistici
Controsoffitti EI per compartimentare piani o aree tecniche
Cavedi EI per impianti verticali e orizzontali
Porte tagliafuoco certificate integrate nei sistemi murari
Questi sistemi devono essere accompagnati da certificazione di resistenza al fuoco, da conservare e allegare alla documentazione dell’edificio.
Progettare bene per evitare problemi
La compartimentazione non è solo un tema tecnico, ma anche progettuale e di responsabilità. Errori comuni da evitare:
Usare materiali certificati ma non rispettare le modalità di posa
Non tenere conto delle interferenze con impianti (HVAC, elettrico, ecc.)
Dimenticare i dettagli: giunzioni, fori, canaline non protette annullano l’efficacia della barriera
Per questo è fondamentale affidarsi a imprese come Edilalex, che non solo installano materiali certificati, ma progettano e realizzano l’intervento in coerenza con la normativa vigente e con le esigenze funzionali del cliente.
Perché scegliere soluzioni a secco per la compartimentazione EI
Rispetto ai sistemi tradizionali (muratura, intonaci), le soluzioni a secco offrono vantaggi significativi:
Tempi rapidi di installazione
Pulizia di cantiere (ideale in ambienti operativi)
Flessibilità progettuale anche in spazi ridotti
Facilità di ispezione/manutenzione nel tempo
Certificazioni già pronte, con tracciabilità garantita
Inoltre, i sistemi a secco permettono di intervenire anche su edifici esistenti, senza demolizioni invasive e con minimi disagi.
La compartimentazione EI è uno degli aspetti più importanti – e più sottovalutati – della sicurezza in edilizia. Progettarla e realizzarla correttamente significa proteggere le persone, garantire la conformità normativa e salvaguardare il valore dell’immobile.
Affidarsi a soluzioni certificate, installate da imprese competenti, è l’unico modo per evitare rischi futuri, multe o interventi correttivi costosi.
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